Ernesto Buonaiuti (1862-1940) è stato un filosofo e teologo italiano. Nato a Roma, ha sviluppato una formazione interdisciplinare in filosofia, teologia, storia e lingue classiche.
Buonaiuti ha ottenuto il dottorato in filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1884 e ha insegnato filosofia morale e filosofia della religione in diverse università italiane.
Una delle sue opere più importanti è "La filosofia della religione di Kant" (1904), in cui analizza il sistema di pensiero di Immanuel Kant e ne esplora le implicazioni filosofiche e teologiche.
Buonaiuti è noto soprattutto per le sue posizioni teologiche considerate eterodosse. Si è distanziato dalle interpretazioni ortodosse della teologia cristiana e ha sostenuto una visione più critica e storica della religione.
Ha anche criticato la gerarchia cattolica e il primato papale, difendendo l'idea di una chiesa più democratica e decentralizzata. Le sue opinioni gli hanno causato problemi con la Chiesa cattolica, che lo ha scomunicato nel 1926.
Ernesto Buonaiuti ha avuto un impatto significativo sul pensiero teologico italiano del suo tempo e ha contribuito alla discussione sulla modernità e il ruolo della religione nell'era moderna.
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